Durante la progettazione di una applicazione TVCC bisogna avere ben chiaro quale sia lo scopo per cui il sistema verrà realizzato. Mi spiego meglio: è necessario definire esattamente quale sia la funzionalità prevista dell'impianto in quanto, in base a questa, saranno diverse le sue prestazioni. Un impianto il cui scopo è quello di rilevare l'intrusione in zone vietate da parte di una guardia giurata potrà avere prestazioni ben inferiori a quello di monitoraggio e registrazione degli accessi ad una banca. Nel primo caso infatti è sufficiente rilevare con la telecamera il profilo di una persona, nel secondo è necessario rilevarne anche i tratti del volto per eventuali futuri riconoscimenti.
Pertanto, accingendoci a dimensionare un impianto di videosorveglianza, per prima cosa dobbiamo decidere cosa monitorare e cosa aspettarci dal nostro sistema.
Area monitorata
L'estensione dell'area monitorata dipende dall'obiettivo che intendiamo utilizzare e dal CCD della telecamera (non starò ad illustrare il funzionamento del CCD in quanto facilmente reperibile su altri siti; inoltre la maggior parte delle telecamere per videosorveglianza oggi in commercio dispone di CCD 1/3").
Il più classico errore che si compie è quello di cercare di estendere il più possibile l'area monitorata da una singola telecamera. Bisogna infatti tenere presente che più l'area monitorata è grande minori sono i dettagli che riusciamo a riconoscere allontanandoci dall'obiettivo.
Ad oggi in aiuto a queste considerazioni abbiamo telecamere e registratori IP ad alta definizione, che risolvono in parte i problemi sopra esposti, registrando fotogrammi a risoluzioni elevate che pur in presenza di inquadrature ampie, riescono a fornirci informazioni dettagliate ritagliando la fotografia.
La telecamera
Una telecamera per videosorveglianza con indirizzo IP si distingue da altre tecnologie per la modalità di trasmissione dati. La registrazione video non rimane infatti su memoria interna (VRC, scheda SD o altro) ma viene diffusa tramite indirizzo IP alla rete locale (LAN o Local Area Network) o alla rete “internazionale” (WAN o Wide Area Network). In entrambi i casi – rete LAN o WAN – le riprese saranno accessibili dai più comuni dispositivi per la navigazione, quali computer fissi e portatili, tablet o smartphone. Questo tipo di telecamere, oltre a salvare i dati su hard disk e simili, trasmetterà le immagini a un indirizzo IP statico o dinamico, che resterà raggiungibili con device domestici o con qualsiasi computer dotato di accesso a Internet. Le potenzialità sono notevoli in quanto permettono di sorvegliare casa anche quando ci troviamo a lavoro o in vacanza all'altro capo del mondo!
Nuove nate, ma non meno potenti anche le telecamere HDTVI ovvero, veri e propri occhi ad alta definizione che però riescono a sfruttare i vecchi cavi coassiali, spesso presenti su impianti datati, per il trasporto video dalla telecamera al registratore.
Il videoregistratore o videoserver
I videoregistratore non e’ altro che colui che immagazzina i flussi video provenienti dalla telecamere, le caratteristiche principali sono la quantità degli ingressi video, i piu piccoli sono da 4, da 8, 16 o 32. Si distinguono poi per le tipologie di camere collegabili, ne esistono anche ibridi cioè con ingressi ibridi, per camere analogiche, hdtvi ( alta definizione su coassiale) e di rete ip ( cablati o wi-fi).
I supporti di memoria sul quale il videoserver va ad immagazzinare le immagini sono i dischi rigidi comunemente chiamati hard disk, ne esistono di varie capacità, che insieme alla definizione della camera vanno a dimensionare la durata dell’archivio video ( i giorni di registrazione continua prima della sovrascrittura).
i videoregistratori NVR e i video server, quindi sono fondamentali per un controllo puntuale delle riprese. I progressi in questo campo vedono un continuo miglioramento anche nell'ambito dei software gestionali. I programmi disponibili in commercio presentano un'interfaccia grafica intuitiva, con icone e pulsanti molto simili a quelli che si incontrano ogni giorno navigando in Internet o usando un normale computer. I comandi vengono inviati grazie all'impiego di browser web di uso comune, quali ad esempio Firefox, Internet Explorer, Safari e Google Chrome.
I software
Per ultimo ma non per importanza i software e gli applicativi per il controllo e l’elaborazione delle immagini registrate, l'ultima generazione di software per l'analisi video in un sistema di sorveglianza si basa sulla tecnologia IVA. Questa sigla sta per Intelligente Video Analitycs e sottolinea la prerogativa di analisi attiva condotta in automatico sulle immagini registrate. L'operatore ha la possibilità di impostare una serie di filtri per rilevare determinati cambiamenti e specifiche alterazioni all'interno della scena inquadrata. Tra le principali funzioni segnaliamo ad esempio:
· Il rilevamento di oggetti rimossi dal campo d'azione;
· Il rilevamento di oggetti rimasti immobili per un arco di tempo stabilito;
· Il rilevamento di cambi di velocità, dimensione, direzione di un oggetto;
· Il rilevamento dei volti all'interno di un'area limitata;
· Il rilevamento di un oggetti che si sposta in direzione opposta agli altri;
· Il rilevamento di oggetti che attraversano linee virtuali impostate